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Abbazia di Borzone e San Martino

Ora et labora in Val di Penna.
All’interno del Parco dell’Aveto si trova la Val di Penna, un’incantevole valletta dove l’antropizzazione è
stata sapientemente portata avanti dalla sinergia tra gli abitanti del posto e i monaci benedettini
dell’Abbazia di Borzone. Oltre alla chiesa e il monastero costruite, pare, per volere del re dei Longobardi
Liutprando tra il 712 e il 714, la zona è caratterizzata dai cosiddetti “beudi”, un complesso sistema di
canalizzazione delle acque ideato dai monaci che, tramite l’uso di canali e chiuse, permetteva l’irrigazione
dei campi ai contadini della zona.
Quindi monaci, ingegneri idraulici e… pare anche scultori! Sì perché secondo uno studio del 2015 sarebbe
dei monaci di Borzone la paternità del “Volto Megalitico”, una scultura antropomorfa scolpita su una parete
di roccia che ricorda il viso di Gesù.
Ultima ma non certo per importanza, chiude l’escursione la visita ai ruderi di San Martino di Licciorno,
ovvero quel che rimane della prima parrocchia di Sopralacroce, una chiesa nel bosco suggestiva e ricca di
aneddoti.

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